Rapporto sui consumatori: Fast Food

Anche se la maggior parte di noi sa che il fast food non è sempre l'opzione più salutare, di tanto in tanto ci godiamo tutti un buon pasto al fast food. La buona notizia è che con gennaio (e la maggior parte dei propositi per l'anno nuovo) alle spalle, possiamo sentirci un po' meno in colpa quando lo facciamo.

Per questo motivo abbiamo chiesto alla nostra grande comunità di utenti mobili di raccontarci qualcosa in più sulle loro abitudini nei fast food.

Siete curiosi di sapere come gli europei acquistano e consumano i fast food? Leggete tutti i risultati del nostro ultimo Rapporto sui consumatori.

1. FAST FOOD APPREZZATO IN TUTTA EUROPA

Solo il 7% degli europei non mangia mai fast food. La maggior parte degli europei (39%) dichiara di concedersi "qualche volta" un pasto al fast food, mentre il 9% mangia fast food "spesso".

I 4 MOTIVI PRINCIPALI PER NON MANGIARE AL FAST FOOD

1 - "Penso che non sia salutare" ... 73%.

2 - "Preferisco la cucina casalinga" ....40%

3 - "Penso che sia troppo grasso" ... 39%.

4 - "Contiene alimenti molto elaborati" ...36%.

2. PERCHÉ IL FAST FOOD?

Il 50% degli europei sceglie il fast food per il suo gusto. Altre ragioni popolari includono la comodità di mangiare "on-the-go" (45%) e il piacere di "concedersi" occasionalmente (42%).

3. QUANTO SPESSO MANGIAMO AL FAST FOOD?

La maggior parte degli europei mangia fast food meno di una volta al mese (31%), seguita da "mensilmente", con il 19%. Nel Regno Unito, il fast food viene consumato più spesso: il 34% degli inglesi lo mangia almeno una volta alla settimana.

CAMBIARE LE ABITUDINI DEL FAST FOOD?

Il 65% di coloro che consumano fast food una o più volte alla settimana sente il desiderio di passare a opzioni più sane. Il 35% dubita della propria capacità di farlo e si chiede se ci riuscirebbe.

4. GLI EUROPEI AMANO HAMBURGER E PATATINE

Con l'84% delle preferenze, l'hamburger è il fast food più popolare in Europa, seguito dalle patatine fritte (82%) e dalle bibite (44%).

5. DECISIONI DI ACQUISTO

Il prezzo e la promozione (61%) sono i fattori più importanti nella decisione di acquisto. Seguono il servizio rapido (56%) e la qualità del cibo (47%).

6. FEDELTÀ AL MARCHIO

Il 49% degli europei dichiara di essere "un po' fedele" ai marchi di fast food. Il 22% dichiara di essere "molto fedele". Per quanto riguarda le pubblicità dei fast food, il 17% dichiara di essere tentato quando ne vede una. Il 28% dei consumatori, invece, dichiara di essere tentato dalle pubblicità solo quando promuovono un nuovo prodotto.

7. DOVE MANGIARE?

Il 64% degli europei preferisce mangiare al fast food in un ristorante del centro città. Il 34%, invece, preferisce consumare il fast food a casa (con consegna o da asporto).

Un fatto divertente:

Rispetto alla media europea (33%), il Regno Unito ottiene un punteggio notevolmente più alto nell'utilizzo dell'opzione "drive through" nei fast food (54%).

8. SCELTE CONSAPEVOLI DI FAST FOOD

La maggior parte delle catene di fast food è salita di recente sul carro dei prodotti senza carne e ha iniziato a offrire alternative vegetariane ai propri prodotti a base di carne (hamburger, nuggets, ecc.). Il 32% degli europei ha già provato prodotti fast food senza carne. Nel Regno Unito, la maggior parte dei consumatori (44%) ha provato a mangiare "senza carne", mentre in Spagna la percentuale scende al 23%.

FATTI NUTRIZIONALI

Quando si tratta di controllare gli ingredienti dei prodotti dei fast food (sulle etichette e sulle confezioni), il 67% degli europei dichiara di non farlo.

Tuttavia, il 14% degli acquirenti controlla la quantità di calorie di un prodotto da fast food, il 13% controlla tutti gli ingredienti e il 7% dichiara di controllare solo uno specifico valore nutrizionale.

9. CATENE DI FAST FOOD PIÙ POPOLARI

I risultati presentati in questo rapporto si basano sui risultati di un compito investigativo sottoposto alla folla di Roamler durante il mese di gennaio 2020. Lo scopo era quello di determinare le pratiche di acquisto della folla quando si tratta di prodotti fast food. I risultati tengono conto dei dati raccolti da 5.767 intervistati, situati in Italia, Francia, Spagna, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi e Germania.